E’ l’unico itinerario privo di scale. Visiteremo la Piazza Vittorio Veneto, ricca di chiese e monumenti, per poi dirigerci verso la Chiesa di San Giovanni Battista e, quindi, verso il Palazzo del Sedile e la Cattedrale.
Ammireremo il barocco materano delle chiese di San Francesco d’Assisi, del Purgatorio Nuovo, di Santa Chiara e del suo ex-convento, oggi Museo Nazionale Archeologico Domenico Ridola. Infine, aggiungeremo Piazza Pascoli, ed il Palazzo Lanfranchi, sede del Museo Nazionale di Storia Medievale e Moderna.
E’ l’itinerario più richiesto. Da Piazza Pascoli scenderemo nel Sasso Caveoso per visitare i suoi vicinati e raggiungere Piazza San Pietro Caveoso. Sarà possibile visitare una casa grotta ed una chiesa rupestre, come quelle di Santa Lucia alle Malve, Santa Maria de Idris e San Giovanni al Monterrone.
Costruita nel XIII secolo sopra l’antico monastero benedettino di Sant’Eustachio sul punto più alto della Civita, la Cattedrale di Matera è dedicata ai due santi protettori della città. Se all’esterno conserva ancora il suo originario stile romanico pugliese, grazie a ripetuti restauri, internamente appare barocca. Della decorazione pittorica murale originale duecentesca è rimasta soltanto l’affresco della Vergine Odigitria, la Madonna della Bruna, appunto, e quello del Giudizio Universale, attribuiti a Rinaldo da Taranto.
Da Piazza Vittorio Veneto ci dirigeremo verso la Chiesa di San Giovanni Battista, per scendere nel Sasso Barisano, dove visiteremo la mostra permanente dei Sassi in Miniatura. Sarà possibile visitare una casa-grotta, quindi, da Via dei Fiorentini, torneremo sul Piano.
La festa della patrona della città, la Madonna della Bruna, celebrata il 2 luglio, racchiude il senso di identità dei materani, quasi a costituire l’emblema stesso della materanità. Il forte senso di appartenenza alla città si rinnova ogni anno da secoli attorno a questa iconica festa, con l’intento di ripeterla sempre meglio l’anno successivo, secondo il motto: Ammogghj ammogghj all’onn c’ vaen, vale a dire, di bene in meglio, ci vediamo il prossimo anno!
La sua originaria denominazione è Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano e copre una estensione territoriale di circa ottomila ettari. La sua…
Riscoperta negli anni ’60 da esponenti del Circolo culturale La Scaletta e battezzata negli anni ’90 da Sgarbi come la Sistina della pittura parietale rupestre per i suoi meravigliosi affreschi altomedievali, databili al IX secolo, questa chiesa rupestre era nota a livello locale come la Grotta dei Cento Santi.
Si tratta di un itinerario completo, che racchiude l’intero centro storico di Matera. Da Piazza Vittorio Veneto, procedendo verso il Palazzo del Sedile, raggiugeremo la Cattedrale. Scenderemo nel Sasso Caveoso dalla scenografica Via Muro, fino a Piazza San Pietro Caveoso. Dopo l’eventuale visita di una casa-grotta e/ o di una chiesa rupestre (Santa Lucia alle Malve, Santa Maria de Idris e San Giovanni al Monterrone), risaliremo fino a Piazza Pascoli. Quindi, raggiungeremo Piazza Vittorio Veneto, dopo aver ammirato, lungo il tragitto, le chiese di Santa Chiara, del Purgatorio Nuovo, di San Francesco d’Assisi. Seguirà l’esplorazione del Sasso Barisano, con la visita dell’ipogeo che ospita la mostra dei Sassi in Miniatura ed eventualmente di una casa-grotta. Risaliremo sul Piano da Via dei Fiorentini oppure, per i più arditi, dalla panoramica Via Madonna delle Virtù.
Nel Parco insistono ben 923 specie di piante, vale a dire, circa un sesto delle specie floristiche nazionali ed un terzo di quelle regionali. Di…
Visitare Matera di notte sarà un’esperienza romantica e suggestiva. Da Piazza Vittorio Veneto passeggeremo verso la Piazza del Sedile e la Cattedrale. Dalla spettacolare Via Muro scenderemo nel Sasso Caveoso, fino a Piazza San Pietro Caveoso. Risaliremo comodamente da Via Buozzi per arrivare in Piazza Pascoli. Ci dirigeremo verso Piazza Vittorio Veneto, dopo aver apprezzato le belle facciate barocche di Palazzo Lanfranchi, delle chiese di Santa Chiara, del Purgatorio Nuovo e di San Francesco d’Assisi.